Il 13 maggio abbiamo inviato una lettera aperta ai candidati alla carica di Presidente della Regione Marche, in cui abbiamo raccontato loro la difficile situazione occupazionale dei tanti giovani ricercatori marchigiani. Si tratta di dottori di ricerca formati negli Atenei delle Marche che non riuscendo a trovare lavoro né all’interno delle università né nel settore pubblico o nelle aziende sono spesso costretti a cambiare lavoro o a trasferirsi in altre regioni italiane, o a proseguire l’attività di ricerca all’estero. Nella lettera abbiamo chiesto ai candidati di mettere al centro delle politiche regionali la ricerca e l’innovazione, per non sprecare più la professionalità dei tanti giovani ricercatori e per saperne utilizzare la progettualità allo scopo di rendere questa regione finalmente all’avanguardia.
Nei giorni scorsi abbiamo cercato di dare la massima visibilità alla lettera pubblicandola su questo blog, sulla nostra pagina facebook, e su vari quotidiani online (VivereAncona e AnconaToday).
Dei cinque candidati che abbiamo contattato soltanto in due, Edoardo Mentrasti (candidato per Altre Marche) e Gianni Maggi (candidato per il Movimento 5 Stelle), ci hanno inviato una risposta, che riportiamo di seguito.
EDOARDO MENTRASTI. <<La spesa regionale per la ricerca per addetto e per abitante sul PIL è inferiore alla media italiana già di per se molto bassa (0,8% Marche; 1,3 Italia; 2,05 UE).
C’è una mancanza di regia, uno scarso coordinamento fra le imprese (reti), Centri Servizi, Poli tecnologici, Università che meriterebbero una radicale riorganizzazione. E’ necessaria una legge regionale su istruzione-formazione-lavoro per lottare contro la dispersione scolastica, aumentare i diplomati e laureati, spingere la formazione continua. La formazione attuale spesso si risolve in spreco di spesa (utile solo ai formatori). E’ determinante riscrivere le priorità (definite dalla precedente Giunta, senza alcuna partecipazione reale) nelle linee di progettazione e di utilizzo dei fondi europei. Tenere conto della reale integrazione, nelle strategie generali e nelle loro traduzioni concrete, di imprese, scuole e università, istituzioni locali; favorendo veri e propri “parchi di ricerca” seriamente radicati nei diversi territori della Regione, mettendo a disposizione le competenze amministrative, come elemento di agevolazione. Da questo punto di vista, occorre ripensare ed indirizzare la scelta dei Distretti Culturali Evoluti, alzando il livello della loro funzione strategica e contemporaneamente, della loro incidenza concreta.>>
GIANNI MAGGI. <<Chiedo scusa per il ritardo nella risposta, ma la campagna elettorale porta al limite della resistenza fisica e psicologica, ma per fortuna noi del Movimento siamo robusti e determinati.
“I tagli alla ricerca” non solo “stanno ormai compromettendo il futuro di intere generazioni di ricercatori” ma stanno compromettendo il futuro stesso del nostro paese costringendolo ad una sudditanza verso altre nazioni che sulla ricerca stanno investendo.
Per questo il Movimento e io personalmente ci impegniamo a “mettere al centro della politica regionale i temi della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico” con norme che attribuiscano ulteriore punteggio ai dottori di ricerca in concorsi pubblici trasparenti in cui si privilegino professionalità e competenze e non “vicinanza politica”; che incentivino le imprese, anche con agevolazioni contributive e fiscali, a servirsi dei giovani ricercatori; a tutelare la dignità e la professionalità del ricercatore con una retribuzione che venga considerata un investimento rivolto allo sviluppo del paese.
Noi del Movimento abbiamo messo come cardine del nostro programma la “partecipazione responsabile” per ascoltare i bisogni e le esigenze e formulare leggi che ne tengano conto. Quindi questo nostro incontro epistolare non dovrà terminare con la campagna elettorale ma dovrà avere sviluppi concreti quando il Movimento entrerà per la prima volta in regione.
Grazie e un cordiale saluto, Gianni Maggi – candidato presidente della regione Marche per il Movimento 5 Stelle.>>
Nessuna risposta ci è arrivata invece dagli altri tre candidati, cioè Francesco Acquaroli (candidato per Lega Nord e Fratelli d’Italia), Luca Ceriscioli (candidato per il Partito Democratico) e Gian Mario Spacca (candidato per Marche2020). Se ciò sia dovuto a poca attenzione nei confronti del tema della ricerca oppure ai molti impegni della campagna elettorale, non siamo in grado di saperlo. Siamo infatti consapevoli che per i candidati questo sia stato un periodo particolarmente intenso, tuttavia rileviamo che alcuni hanno saputo e voluto dire la loro sul tema.
In ogni caso, qualsiasi sarà l’esito delle elezioni, ci auguriamo di proseguire con tutti i candidati il dialogo iniziato con questa lettera.
Buon voto a tutti!